Rutilio Manetti è un pittore italiano del 600, senese di nascita (pittoridelsiecentoinitalia)
Mancano note bibliografiche riguardanti i primi venticinque anni di vita del Manetti; pertanto, rispetto al suo apprendistato l’ipotesi più accreditata lo vedrebbe insieme a Francesco Vanni (figura di spicco per l’arte senese del fine 1500, inizio 1600). Nel 1615, in relazione forse ad un suo viaggio a Roma venne in contatto con il naturalismo del Caravaggio, traendone ispirazione, così come ispirazione trasse anche dal Guercino.
La pittura senese deve proprio al Manetti il suo affacciarsi alle novità stilistiche del caravaggismo, in quanto egli stesso modificò il suo stile, oscurando le sue tele così da rendere l’atmosfera dei suoi dipinti “offuscata”. In sintonia con il periodo ed il dinamismo del 600, Rutilio Manetti intervallò rappresentazioni con tematiche religiose a raffigurazioni più legate a scene del quotidiano. Il favore della critica non è stata contestuale al suo periodo, ma decisamente più vicina ai giorni nostri.
Attualmente, infatti, viene considerato uno degli artisti più rappresentativi della pittura senese.
Rutilio Manetti opere
Il 1597 è l’anno in cui Rutilio Manetti inizia le sue opere. Nella Sala del Concistoro de Palazzo Pubblico di Siena possiamo trovare alcune lunette. Fu inizialmente in linea con il “baroccismo”, come confermato dalla tela La Madonna col Bambino San Giovannino e Santa Caterina da Siena (1610). Il ciclo di affreschi presso la Sala Consigliare rappresenta un impegno artistico non indifferente, che il Manetti condivise con altri pittori, piuttosto importanti, quali: Vanni, Salimbeni e Sebastiano Folli.
Nel 1615 la svolta stilistica caravaggesca, nelle opere come: L’Estasi della Maddalena della Galleria Palatina di Firenze e successivamente nell’Estasi di San Gerolamo delle Collezione Monte dei Paschi. Nel corso degli anni la sua pittura ebbe nuovamente modo di “apprendere” da Gerrit Van Hontorst, Valentin de Boulogne, Nicolas Tournier, Bartolomeo Cavarozzi, Orazio Borgianni.
L’opera che però ne consacrò le qualità artistiche è certamente il Riposo durante la fuga in Egitto, conservato nella chiesa di San Pietro alle Scale a Siena.
Rutilio Manetti aste
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