Tenuto conto che il periodo è quello giusto, visto l’aumento del tasso d’inflazione; diverse persone continuano a valutare investimenti alternativi, con l’intento di diversificare una parte del loro portafoglio, magari con il piacere di investire in qualcosa di non tassato; l’investimento nell’arte rientra in questa casistica. Per fortuna, l’investimento nell’arte soprattutto nelle opere antiche, può essere decisamente poco esoso e quindi effettuabile da chiunque ; se non si cercano nomi troppo conosciuti, come Raffaello, Michelangelo, Leonardo, Caravaggio, Picasso, Fontana, Richter, Hirst, Cattelan, ecc… si può tranquillamente investire qualche migliaia di euro e avere in casa un’opera che oltre alla minima spesa, ti garantisce anche il piacere di poter gustare un’immagine piacevole e costante, come una finestra o un colpo di colore sulla parete…
Perché fare investimenti in arte in periodo di inflazione
Conviene investire nell’arte adesso perchè la pandemia di Covid-19 ha causato diversi problemi che vanno al di là dell’emergenza sanitaria. Moltissimi settori economici hanno subito un forte rallentamento, a cui ha fatto seguito l’aumento del tasso d’inflazione.
Il settore dell’arte è riuscito in qualche modo ad attenuare l’effetto di queste problematiche, attirando sempre più l’interesse delle nuove generazioni di investitori. Investire in arte, oggi è più semplice di prima, ed è agevolato dalla nascita di diverse piattaforme online a favore dei collezionisti che intendono scambiare o acquistare le proprie opere d’arte.
C’è un dato importante che indica quanto sia conveniente investire nell’arte: il giro d’affari. In attesa dei dati disponibili per il 2021, nel 2020, nonostante la pandemia, il giro d’affari globale è stato di 13,3 miliardi di dollari. Ovviamente se non si hanno grandi esperienze, si può incappare in truffe o false opere d’arte.
Arte e investimenti: conviene?
Il collezionista di opere d’arte non è come il semplice investitore economico, che punta solo alla crescita economica; chi investe in opere d’arte, ha un animo sensibile e questo è importante per fare investimenti che comunque creino emozione e non solo oscillazioni economiche.
Non c’è dubbio che il canale migliore per acquistare opere d’arte, se si è esperti, è l’asta; altrimenti conviene affidarsi ad un esperto del settore o a una galleria conosciuta e di buona esperienza, che lavori soprattutto sulla storicità e la selezione delle opere.
Qual è il trend attuale del mercato dell’arte? L’investimento in opere certe, sia che si tratti di antico, sia che si tratti di contemporaneo. La domanda è: conviene? A dirlo sono alcuni dati, che parlano di un trend positivo del mercato: crescita del 1.800% negli ultimi 20 anni e con l’indice dei prezzi lievitato del 22% rispetto all’anno precedente. Tra le tendenze emerse, vale la pena menzionare:
- I Millennials interessati all’arte sono ormai tantissimi, con la maggior parte che amano acquistare online su siti Web specializzati. La loro passione principale? L’arte con la A maiuscola, ovvero opere d’arte, di artisti molto noti e ben riconosciuti nel mercato e nel mondo; in arte, è molto importante la provenienza dell’opera e il tracciato storico della stessa, oltre che il suo valore commerciale. Ecco perché questo asset di investimento alternativo continua inevitabilmente a modificare la domanda.
- I prossimi 5 anni vedranno le vendite di opere d’arte spostarsi massicciamente dalle case d’asta alle piattaforme digitali, che si stanno già prodigando per offrire meccanismi di garanzia adeguati ai venditori.
- Attualmente, le case d’asta, e le gallerie, sono considerate ottimi mezzi di intermediazione tra venditore ed acquirente, per quanto riguarda il privato cittadino o il collezionista ma, qualora gli acquirenti fossero grandi società, banche, musei o fondazioni, la ricerca per l’acquisto sarebbe sicuramente fatta tramite importanti gallerie o tramite funzionari della stessa fondazione, museo o banca e non nelle aste.
Investimenti arte 2022
Il 2022 è iniziato sotto buoni auspici, perché la crisi economica ha reso indispensabile la protezione dei propri risparmi che, nel mercato economico sono visibili e pignorabili in caso di guerra o globalizzazione. Quindi, investire in arte è come mettere in parete un capitale che non può avere un unico valore monetario ma, essendo un oggetto, può essere successivamente trasformato in moneta di un qualsivoglia Stato nel quale l’oggetto viene venduto, esattamente come l’oro o i diamanti. Insomma, le prospettive parlano di un periodo in cui l’investimento in arte sarà proprio considerato, come un rifugio per i propri risparmi.
Il momento storico attuale e lo scenario economico impongono delle riflessioni sulla sensibilità umana, sull’egocentrismo umano, sul concetto di umanesimo, sul populismo e tanto altro. Questa non è sicuramente la sede ideale per affrontare questi temi scottanti, ma non si può negare il fatto che gli aspetti descritti sopra riescono ad influire anche nel mondo dell’arte.
Nel corso degli ultimi 20/30 anni, l’evoluzione storica e la modifica sostanziale del pensiero umano hanno allungato la loro influenza anche sul valore delle opere d’arte. Modifiche sostanziali si sono susseguite nel modo di concepire le opere d’arte, negli stili e nelle forme espressive. La diretta conseguenza è stata l’attenzione su particolari artisti anziché altri e su quali esattamente investire.
Investire in opere antiche o contemporanee?
Il valore dell’arte contemporanea è intimamente connessa a ciò che prova un artista, mentre per l’arte antica, è l’artista stesso e il suo migliore periodo creativo a determinare il valore. In effetti, guardando oltre l’arte figurativa, gli autori appartenenti al panorama musicale negli ultimi decenni non hanno fatto altro che esprimere attraverso la musica il proprio disagio o malessere sociale, a cui si sono uniti bisogni e aspettative. In poche parole, l’arte si è trasformata in uno strumento per esternare rivincite, per dare sfogo alle energie interiori e per comunicare l’incertezza del panorama mondiale.
Da chi farsi consigliare per acquistare opere per investimento?
Negli ultimi 20 anni, gli investimenti nel campo dell’arte sono cresciuti in modo esponenziale. Così come la compravendita di oro, l’arte è diventata molto simile ad un prodotto finanziario; Ma, a differenza del prodotto finanziario, l’opera d’arte ha una sua consistenza fisica che la rende eternamente movibile e gestibile in ogni luogo, senza dover rischiare di vederla svanire con un click o un crollo finanziario globale.
Tutto ciò può essere considerato un’evoluzione di pensiero, in cui l’arte va a sostituire egregiamente un prodotto finanziario. C’è però da fare una considerazione: il mercato artistico, nonostante le infinite potenzialità, rimane a tutt’oggi un mercato tangibile che non permette di essere utilizzato nell’immediato, per un eventuale acquisto di materiale o cibo e, di conseguenza, può essere molto utile in caso di investimenti bancari, che non intendiamo utilizzare nell’immediato ma, semplicemente proteggere da un eventuale crollo economico.
Colui che intende investire in arte, oltre a essere un valido esperto del mondo artistico, deve anche saper individuare le forme d’arte più valide su cui puntare. I critici d’arte, e gli storici dell’arte, in questo senso, possono dare una grande mano, poiché hanno speso lunghi anni della loro vita a studiare gli artisti e il loro operato ma, per il valore economico conviene affidarsi a qualche galleria corretta e leale o a qualche casa d’aste che sappia indicare, senza tornaconto, la giusta opera sulla quale investire o, più semplicemente, fidarsi della propria emozione personale verso questo o quell’artista, in modo da non cadere in un futura delusione, qualora il suo investimento fosse stato errato.